USA: intelligenza artificiale e diagnosi precoce per prevenire la retinopatia diabetica

Dagli Stati Uniti giunge la notizia della capillare applicazione dell’AI in ambito medico ai fini della prevenzione della retinopatia da diabete.

L’intelligenza artificiale è stata a lungo non solo guardata con sospetto ma anche temuta come una soluzione che potesse sostituirsi agli esseri umani, senza peraltro garantire tutte la gamma di sfumature nella diagnosi clinica che solo un professionista in carne e ossa potrebbe fornire. Negli ultimissimi anni stiamo assistendo a una inversione di tendenza, con un incremento importante dell’utilizzo della AI in medicina. La FDA (Food and Drug Administration) nel 2018 ha concesso la propria approvazione al primo sistema diagnostico automatizzato di intelligenza artificiale, un algoritmo in grado di analizzare le immagini retiniche per rilevare la retinopatia diabetica (RD).

Nelle fasi iniziali della RD gli elevati livelli di zuccheri nel sangue provocano l’indebolimento dei vasi sanguigni della retina e la comparsa sulle pareti vascolari di piccoli rigonfiamenti, che possono lasciar filtrare fluido e sangue; dal potenziale rigonfiamento delle fibre nervose della retina potrebbero avere origine microaneurismi ed emorragie retiniche. La RD colpisce oltre 160 milioni di persone nel mondo, circa il 50% degli affetti da diabete.

A partire dal 1° gennaio del 2022 i medici di base in tutto il territorio statunitense potranno eseguire in modo più affidabile gli screening della retina, per prevenire questa complicanza tardiva del diabete.

Aaron Lee, professore associato di oftalmologia presso l’Università di Washington, ha dichiarato che questo nuovo sistema basato sull’intelligenza artificiale «rappresenta indubbiamente un momento di svolta. La speranza nell’utilizzo di queste nuove tecnologie è che possano migliorare i bassi tassi di screening per la retinopatia diabetica, la principale causa di cecità nella popolazione in età lavorativa degli Stati Uniti. Diagnosi, trattamento e gestione precoci possono migliorare l’esito in modo significativo e prevenire efficacemente la perdita della vista, aiutando a identificare la malattia dell’occhio prima che gli alti livelli di glucosio nel sangue danneggino irrevocabilmente i vasi sanguigni che irrorano la retina».

Se l’adozione di specifici dispositivi per lo screening e il rilevamento da parte dei medici di base offrirà maggiori chance alla diagnosi precoce, i rimborsi stabiliti dal sistema sanitario nazionale americano rappresenteranno indubbiamente un incentivo all’utilizzo delle nuove tecnologie.


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