UK: nel quinquennio 2016-2021 quadruplicati i volumi delle farmacie online

A marzo 2022 la NHS Business Services Authority a seguito di una FOI (Freedom of information, che dà il diritto a qualunque cittadino di richiedere a qualsiasi organizzazione del settore pubblico in UK le informazioni in suo possesso) ha reso pubblici i dati relativi al numero di acquisti effettuati tramite le distance-selling pharmacies: i dati, così come emerge dal Pharmaceutical Journal, rivelano un’impennata nelle vendite, da 13,2 mln di articoli venduti nel 2016, a 52,9 mln di articoli del 2021, con un aumento complessivo del 301%.

 

Dall’analisi dei dati forniti si può al contempo osservare come il numero complessivo di articoli erogati dalla totalità delle farmacie convenzionate in UK tra il 2016 e il 2021 sia aumentato soltanto del 2,3%, da 1.104 a 1.129 mln di articoli.

 

Nel Regno Unito, come in tanti paesi d’Europa, il record nelle vendite online è stato registrato durante la pandemia da Covid-19, quando gli spostamenti erano ridotti al minimo storico e l’ansia del contatto sociale dominava le abitudini dei consumatori. I dati mostrano come il picco di aumento si sia verificato nel 2020 (+ 45% rispetto all’anno precedente), per poi iniziare a calare nel 2021 (+ 27% rispetto al 2020).

 

La fine dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e le azioni esecutive adottate, tra aprile 2019 e agosto 2021, dal Consiglio farmaceutico generale contro più di 40 farmacie online non sono state sufficienti a frenare il nuovo mercato online, che detiene ormai una piccola quota del mercato complessivo (nel 2021 ca il 5%).

 

Oltre alla concorrenza generale delle farmacie online, le farmacie di comunità hanno espresso preoccupazione anche per la potenziale concorrenza di Amazon, che nel 2020 ha aperto negli Stati Uniti il suo negozio virtuale di farmaci, “Amazon Pharmacy”. Il Nuovo Brand di Jeff Bezos attualmente operativo negli USA, si basa su un modello difficilmente esportabile, almeno nel vecchio Continente dove la normativa comunitaria non lo renderebbe possibile. L’IPO (Intellectual Property Office) ha tuttavia confermato la registrazione del marchio in UK nel marzo 2021.

 

Leyla Hannbeck, amministratore delegato dell’Association of Independent Multiple Pharmacies, commentando i numeri dell’online ha affermato che, al di là delle implicazioni del Covid-19, gran parte del recente aumento è dovuto a nuove aperture di attività. Hannbeck ha sottolineato i limiti dell’online affermando: “La maggior parte delle farmacie di vendita a distanza offre un servizio locale ma senza gli ovvi vantaggi di un servizio farmaceutico completo, fondato principalmente su contatto, consulenza e supporto ai pazienti”.

 

Jasmine Shah, responsabile dei servizi di consulenza e supporto presso la National Pharmacy Association, ha dimostrato invece una maggiore apertura verso il digitale dichiarando: “Le farmacie di mattoni e calce sono il cuore pulsante dell’assistenza farmaceutica nella comunità, ma c’è anche posto per le farmacie di vendita a distanza che possono essere convenienti per alcuni”.

Ormai il modello ibrido è il più diffuso: “molti dei nostri associati ora hanno un’offerta di mattoni e clic, quindi la distinzione non è così chiara come una volta. Essi forniscono alla comunità un servizio reattivo, personale e face-to-face, adottando allo stesso tempo la comodità degli ordini online e della comunicazione digitale con i pazienti”, conclude Shah.


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