Pubblicati due nuovi rapporti coordinati con AIFA
Ottobre ha visto la presentazione di due nuovi rapporti: “L’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia”, sviluppato da dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) in coordinamento con AIFA e con ISS, e il primo “Atlante delle disuguaglianze sociali nell’uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche”, redatto da AIFA.
Il primo report ha approfondito le tematiche della prescrizione farmaceutica nella popolazione over 65, procedendo all’analisi dell’uso concomitante di farmaci nei pazienti in trattamento per alcune patologie specifiche (diabete, demenza, BPCO, parkinsonismo) nonché alla valutazione di nuovi indicatori di qualità e appropriatezza prescrittiva, alla disamina dell’utilizzo dei farmaci nelle fasce di età più avanzate (over 90), alla descrizione di alcune esperienze nazionali di deprescrizione farmacologica (deprescribing) e infine allo studio dell’impatto della pandemia da COVID-19 sull’uso dei medicinali tra gli anziani nel 2020, rispetto al 2019.
L’“Atlante” invece ha dimostrato che fattori socio-economici come l’istruzione, l’occupazione, la composizione e densità del nucleo familiare, siano elementi che influenzano in modo consistente l’accesso al farmaco. Dall’analisi è emerso come il consumo dei farmaci sia più elevato tra i residenti in aree più svantaggiate, in cui uno stato di salute più precario potrebbe essere direttamente correlato a uno stile di vita poco sano. Il fenomeno, che può dirsi generale, è stato riscontrato in modo particolare per i farmaci antipertensivi, ipolipemizzanti e, nelle donne, per gli antiosteoporotici. Il livello di deprivazione pare invece non influire in un secondo momento, quindi una volta avuto accesso alla cura farmaceutica, sull’aderenza e sulla persistenza al trattamento.
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