Pubblicate le nuove condizioni economiche per i Consorziati

Il documento che riporta le condizioni economiche per i Consorziati relative all’anno 2025 introduce alcune novità che meritano di essere evidenziate e che discendono dalle evoluzioni del contesto complessivo in cui anche il Consorzio – al pari delle singole aziende consorziate – si trova a operare.

Le ragioni alla base delle nuove condizioni economiche, infatti, sono da ricondursi essenzialmente all’aumento di costi che il Consorzio sostiene sia per le attività in continuità – prendendo come base di riferimento il 2018, l’inflazione registrata è pari a circa un +20% – sia per le attività nascenti, come per esempio gli adeguamenti di compliance richiesti – a chi eroga servizi digitali di interscambio documentale, a maggior ragione in un comparto sensibile per il sistema Paese quale è la filiera healthcare – dal recepimento della cosiddetta «Direttiva NIS2».

I canoni annui di adesione, in particolare, sono stati rivisti al rialzo per la prima volta in diversi anni, prevedendo tuttavia l’introduzione di una soglia di fatturato minima pari a 50 milioni di € al di sotto della quale non è stato applicato alcun incremento, confermando quindi gli importi attuali. I consorziati di parte distributiva con fatturato compreso tra 50 e 200 milioni di €, quindi, si troveranno per la prima volta a sostenere un contributo simbolico alle attività del Consorzio pari a 400€.

Anche il servizio Piattaforma CONDAFNE ha visto una revisione dei canoni, in questo caso concretizzata nell’introduzione di un canone di utilizzo che si applica a tutti gli attori che hanno attivato questo servizio, in aggiunta a quello – confermato invariato anche quest’anno – per la ricezione degli ordini elettronici (e comprensivo delle prime 50 mila righe-ordine ricevute su base annua). Anche questo nuovo canone di utilizzo – il cui importo è fissato in 500€ – non si applica ai Consorziati di più piccola dimensione, ossia che hanno fatto registrare un fatturato inferiore ai 50 milioni di €, per i quali in sostanza non vi sono variazioni di sorta rispetto alle condizioni vigenti anche quest’anno.

Consapevoli della sensibilità che, in particolare, i Consorziati di parte distributiva evidenziano sempre rispetto alla prospettiva di contribuire anche economicamente ad attività e servizi del Consorzio, il Consiglio di Amministrazione ha previsto esclusivamente per questi attori una clausola che permette di andare a scontare integralmente l’importo del canone di utilizzo della piattaforma CONDAFNE – pari, val la pena ricordarlo, a 500€/anno –semplicemente comunicando di non essere interessati alla ricezione degli Avvisi di Spedizione elettronici (DesAdv/ASN). Questa funzionalità – invero di estremo valore, stanti le costanti e reiterate esortazioni da parte della Distribuzione ad aumentarne la diffusione – può essere interrotta laddove vi fossero Distributori Intermedi Consorziati che, per contro, non ne riscontrano utilità sufficiente e, quindi, preferiscono rinunciarvi piuttosto che sostenere il contributo previsto.

Valore che, tra l’altro, andrà ad aumentare ulteriormente: il CdA ha infatti deliberato lo scorso 25 giugno di estendere l’obbligo di invio degli Avvisi di Spedizione elettronici (DesAdv/ASN), già quest’anno effettivo per le aziende Consorziate di parte industriale, anche a tutti gli attori – incluse le aziende mandanti non consorziate – che ricevono ordini elettronici dai Distributori Intermedi (parliamo, complessivamente, di oltre 650 fornitori).

Le Condizioni economiche vigenti per l’esercizio 2025 sono pubblicate nell’area MyDafne del sito del Consorzio, alla pagina https://consorziodafne.com/il-consorzio-documentazione-ufficiale/

 


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