One Health: FAO, UNEP, OMS, WOAH e SACRU insieme per la salvaguardia della salute umana, animale, vegetale e degli ecosistemi

FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), UNEP (UN Environment Programme), OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e WOAH (World Organisation for Animal Health) da tempo sono impegnate nella prevenzione, nel rilevamento e nel contrasto delle minacce per la salute globale, oltre che nella promozione di uno sviluppo sostenibile.

 

Lo scorso ottobre le quattro organizzazioni, meglio definite come quadripartito, hanno lanciato One Health (2022-2026), un nuovo piano d’azione quinquennale congiunto, concepito per creare un quadro comune condiviso di sistemi e capacità a tutela della salute umana, animale e dell’ambiente.

 

Punto di partenza è la definizione di One Health, stabilita da un Comitato consultivo di esperti nei diversi settori politici e scientifici mondiali: «One Health è un approccio integrato e unificante che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi. Riconosce che la salute degli esseri umani, degli animali domestici e selvatici, delle piante e dell’ambiente in generale (compresi gli ecosistemi) sono strettamente collegati e interdipendenti. L’approccio mobilita più settori, discipline e comunità a vari livelli della società per lavorare insieme con l’obiettivo di promuovere il bene-essere e affrontare le minacce alla salute e agli ecosistemi, affrontando nel contempo la necessità collettiva di acqua, energia e aria pulite, cibo sicuro e nutriente, intervenendo sui cambiamenti climatici e contribuendo allo sviluppo sostenibile».

 

Il piano d’azione redatto dal quadripartito è un documento basato su evidenze, best practice e linee guida, che punta a una diffusione globale dell’approccio One Health: oltre a fornire una guida all’attuazione, pensata per istituzioni pubbliche e non (quali organizzazioni, associazioni professionali, università e istituti di ricerca), il piano stabilisce obiettivi operativi, inserendo nel contempo la consulenza politica e legislativa e l’assistenza tecnica, promuovendo la collaborazione multinazionale, multisettoriale e multidisciplinare, l’apprendimento e lo scambio di conoscenze, soluzioni e tecnologie e infine la diffusione di valori di cooperazione e responsabilità condivisa, equità di genere e inclusività.

 

È prevista inoltre l’implementazione di attività specialistiche orientate alla protezione della salute globale che andranno ad affrontare le innumerevoli sfide sanitarie odierne (quali la diffusione di zoonosi emergenti e endemiche, malattie tropicali trascurate e trasmesse da vettori, resistenza antimicrobica) e, in parallelo, la promozione della conservazione e della tutela dell’ecosistema.

 

«L’uso di una lente One Health che riunisce tutti i settori rilevanti è fondamentale per affrontare le minacce per la salute globale, come il vaiolo delle scimmie, il Covid-19 e l’ebola perché tutto inizia con la tutela della salute degli animali. La salute degli animali è la nostra salute, è la salute di tutti», ha commentato Monique Eloit, direttore generale della WOAH.

 

Sulla scia del piano d’azione One Health, FAO e SACRU (Strategic Alliance of Catholic Research Universities) hanno inoltre siglato un accordo bilaterale di collaborazione finalizzato a contrastare le diseguaglianze alimentari e sanitarie del pianeta, incentivando un approccio alla salute integrale e sostenibile, ponendosi in linea con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2, 3 e 10 dell’Agenda Onu 2030 (zero fame, salute e benessere, riduzione delle disuguaglianze).

 

La SACRU, che riunisce nella propria rete otto università cattoliche sparse su quattro continenti (Australian Catholic University, Boston College, Universitat Ramon Llull, Pontificia Universidad Católica de Chile, Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro, Sophia University, Universidade Catolica Portuguesa, Università Cattolica del Sacro Cuore), forte di solide competenze nell’analisi dei sistemi agroalimentari, opererà insieme alla FAO nella direzione di un’integrazione delle competenze per un incremento della sicurezza alimentare, nutrizionale e di sistemi alimentari sostenibili e resilienti a livello nazionale e regionale, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Fondamentale anche la fase di promozione dell’iniziativa, finalizzata alla presa di consapevolezza delle politiche di One Health, tramite la condivisione di casi di studio di successo e best practice.

 

Nel prossimo quinquennio il quadripartito continuerà a coordinare e implementare le proprie attività in linea con lo spirito olistico di One Health, per un benessere globale e condiviso.


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