Google Health presenta EHR: è panico tra gli altri player del settore

Google Health ha recentemente presentato l’Electronic Health Record (EHR), un nuovo strumento clinico digitale ancora in corso di sperimentazione presso Ascension, sistema sanitario di St. Louis, con cui Google collabora dal 2018 nel progetto Nightingale.

Google sta operando nella prospettiva di una semplificazione e razionalizzazione del lavoro di medici, infermieri e farmacisti, per snellire procedure e lungaggini operative. 

L’EHR di Google consente, con un unico accesso, di poter usufruire di dati normalmente raccolti e disponibili su sistemi diversi, risparmiando tempo e riducendo anche il margine d’errore dell’incrocio manuale di dati.

In questo modo tutte le informazioni di cui i medici e altri operatori hanno bisogno sono visualizzate insieme: dati vitali, valori clinici, esami di laboratorio, prescrizioni di farmaci e note. 

Ogni dato può essere ulteriormente esplorato ed esploso, indagandone ad esempio la cronologia, sia graficamente sia con tabelle, e cercando correlazioni. 

I medici possono inoltre interrogare i dati utilizzando parole chiave e persino  abbreviazioni. La navigazione e l’accesso alle varie tipologie di informazioni è incredibilmente rapido e intuitivo e può essere svolta sia utilizzando le tab che compongono il menu, sia attraverso la casella di ricerca testuale. L’EHR è anche in grado di cercare informazioni e keywords in documenti digitalizzati e in appunti scritti a mano.

Il sistema permette il copia e incolla, conservando i riferimenti alle fonti originali e utilizza lo SmartCompose di Gmail, tecnologia di assistenza alla stesura, per accelerare la digitazione del testo e compilare automaticamente frasi cliniche.

Quando il medico introduce del testo all’interno di moduli e campi, ad esempio citando un esame di laboratorio, l’EHR mostra in una finestra i valori più recenti che possono essere selezionati per completare la frase.

Unica perplessità relativa a questo innovativo sistema resta quella spinosa della privacy dei dati sensibili dei pazienti e del rischio che questi possano essere utilizzati per fini pubblicitari o per altri scopi. Il dottor David Feinberg, responsabile di Google Health, smentisce questa possibilità e afferma che il progetto in corso aderisce a rigide norme sulla gestione dei dati e che l’accordo di collaborazione con Ascension assicura che i dati dei pazienti non possano essere utilizzati per scopi diversi dalla fornitura dei servizi sanitari.

Possiamo facilmente prevedere che l’ingresso di Google nel settore degli EHR destabilizzerà il mercato oltre che i player attualmente presenti. Le tecnologie e la capacità di Google di trattare e correlare, in modo molto rapido ed efficace, grandi quantità di dati, rappresenta un grande vantaggio competitivo difficile da raggiungere per le altre aziende che sviluppano applicazioni cliniche.


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