Google e AI acceleratori dell’healthcare

Che Google si dimostri fortemente interessata al business della medicina e della salute non è una novità.

Sundar Pichai, CEO di Google, ha affermato che “L’healthcare è uno dei più grandi settori in cui i benefici dell’innovazione tecnologica si manifesteranno per i prossimi 10-20 anni”.
La società che gestisce il motore di ricerca, nella prospettiva che il futuro della sanità sarà fatto di dati strutturati e intelligenza artificiale, sta puntando proprio sull’AI per la creazione di nuovi paradigmi per la rilevazione, la diagnosi e il trattamento delle malattie.

Quando nel 2015 Google si ristrutturò in Alphabet, l’intelligenza artificiale divenne il fulcro della strategia di quasi ogni divisione. In tale ristrutturazione, i progetti sanitari, che in precedenza rientravano nei laboratori di R&S di Google X (il laboratorio di progetti speciali di Google), sono stati trasferiti in nuove filiali dell’azienda.

Le tre filiali a oggi focalizzate sul settore sanitario sono Verily, DeepMind e Calico.

Verily è dove Alphabet sta facendo la maggior parte del suo lavoro in campo healthcare. La consociata punta sull’utilizzo dei dati per migliorare la salute attraverso strumenti di analisi, ricerca e altro. Diretta da Andrew Conrad, si è concentrata principalmente sulla collaborazione con le istituzioni sanitarie esistenti per trovare aree per l’applicazione dell’Intelligenza artificiale, in particolare attraverso il suo Study Watch, un dispositivo indossabile che acquisisce dati biometrici.

DeepMind è una struttura completamente dedicata all’intelligenza artificiale e una grossa fetta di ricerca approfondisce le modalità di applicazione dell’AI all’healthcare. DeepMind, acquisito da Google per 500 milioni di dollari, ha sede a Londra e lavora a stretto contatto con le locali istituzioni del Servizio Sanitario Nazionale.

Calico si concentra invece sulla lotta contro l’invecchiamento e le malattie legate all’età. Qui l’intelligenza artificiale è utilizzata per fare ordine tra i grandi dataset e per automatizzare alcuni processi di laboratorio.

La novità è che Verily, DeepMind e Calico da qualche tempo lavorano intensamente con le principali aziende del pharma.

Verily ha in corso collaborazioni con le più grandi industrie del settore, i cui programmi di ricerca clinica utilizzeranno piattaforme e strumenti della società di Alphabet per allargare il reclutamento dei pazienti e raccogliere dati più completi e di alta qualità da cartelle cliniche elettroniche, sensori e altre fonti digitali.

Anche DeepMind ha attirato l’attenzione delle aziende del settore per il suo progetto di ricerca di punta, AlphaFold, un sistema di intelligenza artificiale che potrebbe accorciare di parecchio tempi e costi della ricerca di nuovi farmaci.

Non ci resta che aspettare le notizie di prossime collaborazioni, tenendo monitorati i continui progressi che Google – e con essa tutto il farmaceutico – compirà nell’ambito del machine learning.


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