EuroQCI e QKD: una rete quantistica inter-europea e un nuovo protocollo per tutelare la cybersecurity
La fisica quantistica può contribuire a contrastare gli attacchi informatici, questo è quanto emerso dall’esperimento di QKD (Quantum Key Distribution) presentato al G20 Digital Ministers’ Meeting di Trieste.
La Quantum Key Distribution (QKD) è un protocollo in grado di fornire una trasmissione sicura di dati grazie alle leggi della fisica quantistica, assicurando al contempo la protezione da potenziali attacchi informatici: ogni eventuale tentativo di intrusione tramite l’intercettazione della chiave distribuita attraverso QKD lascerebbe infatti una traccia evidente, che consentirebbe di rintracciare e contrastare in tempo rapido ogni minaccia alla riservatezza. Se quarant’anni fa i primi visionari pionieri avevano timidamente ipotizzato la possibilità di utilizzare la fisica quantistica per migliorare la sicurezza delle comunicazioni, oggi la Quantum Key Distribution ha raggiunto una notevole maturità tecnologica, facendosi strada al di fuori dei laboratori di fisica e attirando l’attenzione di Stati, forze militari, banche e società private.
Nell’innovativo progetto di cybersecurity promosso dal G20, le fibre ottiche utilizzate dalle società di telecomunicazioni di diversi Stati sono state utilizzate per realizzare una rete quantistica, la prima in assoluto a collegare tre paesi diversi, Italia, Slovenia e Croazia. La rete, di assodata stabilità e affidabilità, collega Trieste a Fiume tramite un unico collegamento in fibra di 100 km e a Lubiana tramite un trusted node a Postumia. Il progetto pilota ha dimostrato la maturità del sistema tecnologico della Quantum Key Distribution, facendo da apripista per applicazioni commerciali nel breve termine. Allo stesso tempo, ha contribuito a sottolineare la necessità di creare reti in cui la QKD possa esistere in parallelo alle comunicazioni classiche, dove la coesistenza rappresenta attualmente il principale limite all’introduzione di questa tecnologia.
Il progetto, che è parte dell’iniziativa EuroQCI, la rete europea per le comunicazioni quantistiche, unendo la fibra ottica commerciale a quella di satelliti dedicati contribuirà a proteggere i dati sensibili e le infrastrutture critiche (istituzioni governative europee, data center, ospedali), fornendo un ulteriore livello di sicurezza basato proprio sulla fisica quantistica. L’iniziativa, a cui hanno aderito i 27 stati membri dell’UE, migliorerà la sovranità digitale e la competitività industriale dell’Europa, diventando uno dei pilastri principali della nuova strategia di cybersecurity dell’UE per i prossimi decenni.
La rete EuroQCI è stata realizzata grazie al contributo dell’Università di Trieste e di Firenze, del CNR di Firenze, alla Technical University of Denmark (DTU), dell’Università di Lubiana e di Zagabria. La realizzazione tecnica è stata curata da QTI srl – spin-off del CNR e società partecipata Telsy – con il supporto di TIM, Sparkle, Telekom Slovenije, OIV – Digital signals and networks, Stelkom e Lightnet che hanno fornito l’infrastruttura in fibra ottica.
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