Dal 31 Gennaio 2016 ordini e ddt elettronici nei capitolati di gara della regione Emilia Romagna!

Entro il 30 giugno 2016 tutte le Aziende fornitrici e tutti i loro Depositari dovranno essere in grado di ricevere e trasmettere i documenti in formato elettronico.

La soluzione tecnologica viene offerta dal Consorzio Dafne.
La rete telematica di Open Text/GxS, sulla quale sono attestati tutti i membri del Consorzio Dafne, sarà collegata, attraverso CSA med, alla rete della regione Emilia Romagna gestita da Intercent ER.

Le tre aree vaste della regione Emilia Romagna

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Il Consorzio Dafne aderisce quindi al progetto Peppol e si è impegnato a dare sostanza a questa iniziativa aprendo ai fornitori le porte della comunicazione ‘a due vie’ verso il mercato ospedaliero della regione Emilia Romagna.

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È stata una decisione, che ha richiesto una ponderata valutazione di carattere tecnico ed economico, deliberata nella riunione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del 25 Settembre scorso.

La delibera regionale dell’Emilia Romagna n. 287 del 23 marzo 2015 fissa, per gli enti della sanità regionale e per i loro fornitori, una scaletta temporale per passare alla gestione dematerializzata dei documenti del ciclo dell’ordine sia attivo che passivo.

Non sarà più possibile, quindi, rapportarsi alla sanità della regione Emilia Romagna nelle maniere tradizionali perché la delibera impone alle tre aree vaste di inserire nei capitolati di gara, a partire dal 31 Gennaio 2016, “…l’obbligo per i fornitori di ricevere ordini elettronici ed inviare documenti di trasporto elettronici”; così come per le Strutture Sanitarie regionali di trasmettere solo ordini elettronici dal 30 giugno 2016.

Questa iniziativa fornisce indubbiamente lo stimolo, anche a quei Depositari/Concessionari che non producono e non inviano documenti di trasporto elettronici, se pur già Partner del Consorzio, a dotarsi di questo documento per poter ottemperare agli obblighi imposti dalla regione Emilia Romagna.

Il lato positivo della soluzione tecnica prospettata è che all’interno della rete del Consorzio Dafne nulla cambierà.
I linguaggi supportati continueranno, infatti, ad essere tre (EDI, Easy, Xml) ; i tracciati record continueranno ad essere gli stessi ed il sistema di connettività non verrà modificato. Due saranno i ‘filtri – comunicatori’ tra Dafne e le strutture sanitarie dell’Emilia Romagna: Open Text/GXS con il suo portale e CSAmed con la sua piattaforma Daco.

Il CdA ha scelto , infatti, un provider esperto e affidabile ,CSAmed, che ha collaborato già con il Consorzio Dafne collegando alcune strutture ospedaliere della regione Lombardia. Ciò che ha indirizzato la scelta, rispetto alle altre soluzioni tecniche prospettate dai vari provider interpellati, è il tipo di progetto che non modifica nulla dell’attuale assetto esistente sulla rete Open Text/GXS del Consorzio Dafne. Tra Open Text/GXS e Peppol ci sarà CSA med che, in qualità di punto di accesso accreditato alla rete Peppol della regione Emilia Romagna, consentirà uno scambio a due vie di documenti elettronici strutturati: noi riceveremo gli ordini elettronici ed invieremo, come prescrive la normativa regionale, bolle di consegna elettroniche.

È bene sottolineare che Peppol non parla la nostra ‘lingua’ ,perché usa un dialetto xml/UBL che dovrà essere transcodificato e non utilizza neppure i nostri protocolli di trasmissione. L’interesse che Peppol indubbiamente ha è quello di aprire una prospettiva, che potrebbe includere, in un futuro più o meno lontano, tutto il continente europeo, cioè quella di consentire a tutte le reti europee di comunicare tra di loro. Al momento attuale lo scopo finale sembra abbastanza utopistico ma certamente le sfide e le prospettive di sviluppo anche di lungo periodo non ci spaventano.

Ci auguriamo che questa iniziativa che il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Dafne ha voluto rendere disponibile a tutti i Consorziati e alle aziende che partecipano o vorranno partecipare alle attività del Consorzio, traendone un indubbio vantaggio operativo oltre che un consistente risparmio nei costi di gestione, abbia il successo che merita.

L’invito che rivolgiamo a tutti i Consorziati è quello di non andare a cercare altrove soluzioni che abbiamo già in casa a costi estremamente contenuti. Saremo operativi prima ancora che escano i nuovi capitolati di gara di Intercent.

La scaletta operativa, già concordata con Intercent ER, prevede di effettuare i primi test nel mese di Novembre 2015 e di passare ‘in produzione’ già a Gennaio 2016, così da essere in grado di soddisfare la delibera regionale ben prima della data del 30 giugno 2016 quando tutti i documenti del ciclo dell’ordine dovranno essere scambiati solo in formato elettronico.

Naturalmente il Consorzio “apre le porte” anche a tutte quelle Aziende di produzione, a quei Distributori Intermedi e a quei Depositari e Concessionari che ancora non usano la rete Dafne per mettersi nella condizione di poter rispondere operativamente alla delibera dell’Emilia Romagna senza affrontare, individualmente, costi e soluzioni tecniche onerose.


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